La legge che disciplina i finanziamenti all'imprenditoria femminile è la L215/92, nata con l'intento di incentivare le aziende in rosa garantendo fondi ad hoc. Fondi che però, di fatto, sono esauriti, eppure andando ad analizzare le opportunità delle Regioni per le donne che vogliono avviare un'attività si fa quasi sempre riferimento proprio a questa legge. Poche le opportunità reali, ridotte a solo al Veneto e alla provincia autonoma di Bolzano.
Veneto. Con delibera regionale (890 del 7 aprile 2009) è stato approvato il Programma regionale di promozione dell'imprenditoria giovanile e femminile in Veneto. Il programma si rivolge alle donne aspiranti imprenditrici, ai disoccupati, alle imprenditrici e ai soggetti della rete dell'imprenditoria femminile e giovanile. La spesa stabilita per la realizzazione delle iniziative previste dal Progetto è quantificata in 500mila euro (già messe in apposito capitolo del bilancio di previsione 2009 della Regione). L'iniziativa mira on particolare a sostenere le neo imprese per ridurre le cause di mortalità e per il riposizionamento strategico, a incentivare forme di imprenditorialità che conciliano gli impegni del lavoro e della famiglia. La gestione dei finanziamenti e la raccolta delle domande è stata affidata, grazie ad un apposito accordo, alle Camere di commercio venete: la richiesta di agevolazioni viene fatta direttamente allo sportello della camera di commercio, fino a esaurimento fondi.
Per informazioni: http://imprenditoriafemminile.regione.veneto.it/
Sempre in Veneto, inoltre, le pmi a prevalente partecipazione femminile costituite dopo il primo gennaio 2007, e operanti nel territorio regionale, possono usufruire di contributi in conto capitale e fondo di rotazione come previsto dalla Lr 1/2000. La domanda va presentata a Veneto Sviluppo Spa per il tramite delle banche o società di leasing prescelte oppure per il tramite di una cooperativa di garanzia o di un consorzio fidi. Regolamento e modulistica sono reperibili on line http://www.venetosviluppo.it
Provincia di Bolzano. Alle donne imprenditrici la Provincia autonoma ha dedicato un bando biennale 2008-2010 grazie al quale le neo-imprenditrici possono chedere un mutuo a tasso agevoltato. Si tratta di contributi a fondo perduto per la realizzazione di investimenti, la formazione del personale o l'acquisto di servizi di consulenza. Il limite massimo degli investimenti ammessi a contributo è di 350mila euroLe domande di agevolazione possono essere presentate da piccole imprese femminili operanti nei settori dell'Artigianato, dell'Industria, del Commercio, dei Servizi e del Turismo con sede legale e/o unità produttiva nella provincia di Bolzano. Le domande devono essere presentate entro il 31 marzo di ciascun anno e vanno presentate prima di effettuare l'investimento. L'elenco dei documenti necessari per la presentazione della domanda si trova sul sito della Provincia (http://www.egov.bz.it).